03/09/2020

Gli insegnamenti per una educazione ambientale

L’educazione ambientale rientra a pieno titolo nelle attività svolte in ambito scolastico per stimolare la consapevolezza  e l’atteggiamento degli studenti riguardo le bellezze naturali e culturali che li circondano. A differenza dell’educazione alimentare, indirizzata principalmente alla famiglia dell’alunno, in questo caso sono direttamente i ragazzi i destinatari di una formazione attenta e puntuale, indirizzata ad accrescere l’interesse per l’ambiente e soprattutto per stimolare un approccio maggiormente responsabile verso la sua tutela. Concetti come i cambiamenti climatici, la biodiversità, la differenziazione di rifiuti, la minimizzazione degli sprechi, ma anche la preservazione del patrimonio naturale, artistico e culturale, possono essere proposti ai ragazzi in maniera innovativa e moderna, facendoli immergere in un mondo che forse non conoscono a dovere ed attirando di conseguenza la loro attenzione verso le problematiche più evidenti che lo affliggono. Le attività di educazione ambientale possono essere svolte in collaborazioni con associazioni o professionisti del settore in base al singolo argomento che si vuole mettere in luce, ma è importante anche il contributo degli insegnanti nel sensibilizzare e stimolare la curiosità della classe quando si affrontano  determinate discipline. 

Trasmettere le tematiche alla classe

Quando ci si cimenta con argomenti di una certa rilevanza come quelli affrontati durante le attività di educazione ambientale, vi è bisogno di una completa attenzione del pubblico per poter raggiungere gli obiettivi prefissati, vale a dire la consapevolezza dell’esistenza di problematiche ed una sensibilità nel modificare alcuni dei propri atteggiamenti tale da poter contribuire ad un miglioramento collettivo. Per poter arrivare a questo, specialmente con ragazzi che vedono queste questioni come lontane e probabilmente non di primaria importanza, è necessario stimolare la curiosità, attirare l’interesse e far sì che lo studente possa vivere, direttamente o indirettamente, un certo tipo di esperienza. In questo modo la classe viene guidata nell’osservare il mondo secondo una prospettiva differente, al punto da sentirsi coinvolta nel progetto, prendendo a cuore la problematica e cimentandosi con proattività e spirito critico in tutte le attività proposte. Passo dopo passo i ragazzi inizieranno quanto meno a farsi delle domande, provando a capire quale possa essere il loro contributo per un ambiente più sano e, di conseguenza, per un futuro migliore. 

Lo sviluppo di una consapevolezza ambientale

Chiaramente è pressoché impossibile pretendere da ragazzi in età scolare una politica ambientale attiva ed un contributo quotidiano per risolvere problemi come il cambiamento climatico o lo scioglimento dei ghiacciai, ma un primo passo può sicuramente essere quello di metterli di fronte a questo genere di questioni e dimostrare loro quanto effettivamente può essere dannoso il comportamento errato dell’uomo. La conoscenza è il primo step nell’aprire una giovane mente, step che può diventare un trampolino per incuriosire ancor di più e portare il ragazzo ad approfondire e documentarsi su un evento o un concetto di cui non aveva abbastanza informazioni. L’obiettivo, alla fine, è quello di creare la consapevolezza che anche un piccolo gesto quotidiano possa fare la differenza nel lungo periodo: dall’attenzione nella raccolta differenziata al tenere pulito un parco dopo un pic-nic, fino ad arrivare tenere d’occhio il consumo di energia in casa o evitare sprechi di cibi e prodotti. Una cultura ambientale di questo tipo avrà di sicuro i suoi frutti, contribuendo alla crescita di una generazione maggiormente attenta alla tutela del patrimonio naturale ma anche di quello culturale, osservando con occhi diversi le grandi opere artistiche del passato e proteggendole dall’usura del tempo e, soprattutto, dai vandalismi.