07/10/2020

Il gioco come strumento per la didattica

Quando pensiamo alla parola “gioco”, automaticamente la associamo a un’attività di svago, passatempo, evasione. Questa connessione è sicuramente valida in un contesto adulto: per il bambino, invece, il gioco rappresenta uno dei primi modi per esplorare se stesso e il mondo. Giocando, i più piccoli possono sperimentare e conoscere la realtà che li circonda, il proprio corpo, le proprie percezioni e le proprie emozioni. Il tutto, inoltre, in maniera assolutamente spontanea e naturale: ciò significa che le nozioni apprese avranno più probabilità di restare impresse nella memoria. Per questi motivi, il gioco è uno strumento prezioso per la didattica infantile, non tralasciando, inoltre, che attraverso le attività ludiche il bambino riesce pienamente a esprimere inclinazioni, carattere e personalità.
Un percorso scolastico che includa il gioco tra le proprie basi offre all’insegnante un metodo efficace per:

  • monitorare l’alunno singolarmente e registrarne inclinazioni e carattere;
  • monitorare gli alunni nella totalità della classe nelle loro relazioni e interazioni spontanee;
  • garantire agli alunni un ambiente disteso, amichevole, in cui le nozioni vengono apprese in modo del tutto piacevole.

Tuttavia, la dimensione ludica e i giochi didattici per dimostrarsi efficaci dovranno essere sviluppati in modo da stimolare lo sviluppo cognitivo del bambino su vari fronti in modo da unire perfettamente gioco e apprendimento.

Alcuni spunti per attività in classe

Le attività didattiche che sfruttano la dimensione del gioco per stimolare l’apprendimento degli alunni possono essere di diverso tipo. Tra queste possiamo individuare due grandi gruppi:

  • esercizi in cui i bambini fanno appello alle proprie capacità motorie, creative, linguistiche e relazionali, senza utilizzare strumenti specifici;
  • esperienze ludiche in cui vengono utilizzati specifici strumenti e giochi didattici, con il preciso scopo di mettere in moto la dimensione cognitiva degli alunni.

Entrambe le categorie non comprenderanno attività impegnative o difficili per i più piccoli, ma sapranno favorire la fusione tra divertimento e piacevole apprendimento. Esistono attività e giochi didattici per ogni fascia d’età e per ogni esigenza specifica (per un alunno singolo che mostra una particolare esigenza o per favorire i progressi dell’intera classe). Per questo, l’insegnante avrà un ruolo fondamentale sia nello sceglierne la tipologia sia nel saper guidare il singolo o il gruppo all’interno dell’esperienza ludico-didattica.

È molto utile, quindi, avere a disposizione spunti o esempi concreti per proporre attività coerenti con il percorso scolastico che sarà intrapreso. Inoltre andranno sempre considerati fattori quali: età degli alunni, contesto socio-culturale in cui essi sono inseriti e obiettivi che si desidera raggiungere per ampliarne il bagaglio di conoscenze (per esempio classificare le forme, avere coscienza del proprio sé, conoscere la natura, gli animali, approcciarsi alla scrittura, ecc.).

Raggruppare gli oggetti

Per i bambini che frequentano i primi anni della scuola dell’infanzia è importante saper riconoscere il mondo circostante e comprenderne le caratteristiche e le diversità. Durante questo periodo, infatti, ogni giorno è ricco di nuove scoperte perché offre al bambino contesti nuovi in cui inserirsi o spazi inesplorati in cui poter interagire. Queste occasioni forniscono ai più piccoli ricordi, emozioni e informazioni nuove che i giochi didattici proposti in classe avranno il compito di rafforzare.

Potrà essere, quindi, una valida alternativa scegliere giochi didattici in cui si richiede una classificazione di oggetti appartenenti a categorie differenti o a una loro divisione per insiemi. Per farlo, potranno essere utilizzati disegni, piccoli modellini, giochi presenti in classe o… la fantasia.

  • Mare o montagna?
    Il mare e la montagna rappresentano per i bambini contesti familiari, spesso legati a ricordi di vacanze, svago e tempo libero. Stimolare la memoria e chiedere di collocare un determinato oggetto, animale o accessorio in uno dei due luoghi d’appartenenza aiuta gli alunni a conoscerne e ad assimilarne peculiarità e caratteristiche. 
  • Frutta o verdura sai riconoscerla?
    Frutta e verdura, alimenti che i bambini conoscono bene e con cui sono a contatto quotidianamente, spesso sono percepiti come un’unica categoria. Questo gioco servirà a definire meglio i due insiemi di appartenenza e a mostrarne le differenze.
  • Animali della giungla o animali della fattoria?
    Che cos’è la giungla? Come funziona una fattoria? Una volta scoperto sarà divertente collocare ogni animale al suo ambiente di riferimento.

Semi in classe

La natura è una dimensione che esercita spesso tanto fascino sui più piccoli. Ciò avviene perché è scenario di giochi, gite e piacevoli attività all’aperto. Le piante e i fiori, con i loro colori e profumi sono oggetti che rientrano pienamente nell’universo dei più piccoli, che con il tempo imparano a conoscerne i nomi e le caratteristiche. Per questo, allestire un piccolo orto o giardino di classe può rivelarsi un’attività ludico-didattica molto interessante e stimolante.
Imparare che le piante sono esseri viventi, che necessitano di cure costanti e che hanno dei propri ritmi di crescita, fornirà agli alunni un modo nuovo con cui approcciarsi alla natura. Inoltre, i bambini potranno sviluppare interesse e passione per il giardinaggio, condividendo questa nuova attività con il resto della classe.
Per mettere in pratica ciò, potranno essere utilizzati specifici giochi didattici composti da vasetti, semi, terriccio e piccoli strumenti da giardino. In alternativa, al posto del terriccio si potrà utilizzare una spugna o dell’ovatta che, cosparse di semi, ne favoriranno la crescita in poco tempo.
Quali semi utilizzare? Ne esistono diversi adatti allo scopo. I semi di crescione o semplici legumi come lenticchie e fagioli sono l’ideale perché cominceranno a schiudersi in pochi giorni, raggiungendo nell’arco della settimana dei risultati visibili, che lasceranno soddisfatti gli alunni i quali noteranno fin da subito il risultato delle proprie cure. 

Giochi coi numeri

Un altro argomento interessante da poter approfondire grazie ai giochi didattici è sicuramente la conoscenza dei numeri. Nonostante la numerazione, i conteggi e le piccole operazioni matematiche siano elementi ricorrenti nella vita di tutti i giorni, questi rappresentano uno dei concetti più complicati da insegnare ai più piccoli. Familiarizzare con la logica alla base del conteggio matematico è molto importante per lo sviluppo cognitivo degli alunni. I giochi didattici di questo tipo, pertanto, avranno al loro centro azioni quali catalogare, raggruppare, contare, ordinare.

  • Alla ricerca dei numeri: questo gioco è una sorta di caccia al tesoro da organizzare in aula. L’obiettivo è trovare quanti più oggetti possibili, recanti numeri al loro interno. La classe potrà dividersi in squadre oppure ogni bambino potrà giocare singolarmente. Vince la squadra o l’alunno che trova più oggetti.
  • Numeri in fila: questo gioco didattico ha l’obiettivo di fornire un’associazione tra i numeri e la rispettiva quantità. Quello che occorre sono: costruzioni/blocchi o oggetti colorati e 10 cartoncini di misura A4, ognuno recante un numero da 1 a 10. I cartoncini saranno disposti a terra o sulla cattedra e per ogni numero sarà chiesto agli alunni di raccogliere la quantità corrispondente di elementi. Questi saranno posizionati a fianco del cartoncino di riferimento.

Ulteriori spunti di attività

Obiettivo della scuola dell’infanzia è quello di rafforzare l’identità personale del bambino e di consolidarne le capacità cognitive, motorie, sociali e anche linguistiche. Queste infatti, sono indispensabili sia per favorire lo sviluppo delle doti comunicative, sia per introdurre gli alunni nel mondo della lettura e della scrittura. Tuttavia, prima di imparare a leggere e a scrivere sarà necessario concentrarsi sul linguaggio parlato.
In particolare, a partire dai 4 anni, il bambino tenderà a considerare soprattutto gli aspetti fonologici, per cui sarà possibile scegliere dei giochi e delle attività didattiche che si concentrino proprio su questi elementi. 

  • Le rime: questo è un gioco semplice e di facile applicazione.  L’insegnante sceglie una parola di partenza e gli alunni, disposti in cerchio, dovranno trovare a turno le parole con cui quella scelta fa rima. In alternativa ci si potrà servire di libri specifici in cui completare storie e filastrocche usando, anche questa volta, parole in rima.
  • Le iniziali: l’insegnante sceglie una lettera o una sillaba e gli alunni dovranno trovare parole che comincino con quella lettera o con quella sillaba. Il gioco si può svolgere anche in squadre.
  • Che cos’è?: questo gioco didattico serve ad accrescere il lessico degli alunni e si svolge con l’aiuto di un tabellone illustrato o di una fotografia di grandi dimensioni. In entrambi i casi le immagini rappresentate dovranno riguardare contesti familiari ai bambini: la casa, la spiaggia, il corpo umano. L’insegnante indica i vari elementi che compongono le immagini e gli alunni dovranno dirne il nome preciso.

Questi sono solo alcuni spunti per giochi didattici da proporre alla classe, di facile applicazione. Guide didattiche e testi specializzati potranno fornire tanti altri esempi validi e aggiornati. L’insegnante, all’occorrenza, potrà modificarli o personalizzarli a seconda delle caratteristiche e delle necessità della classe.