14/02/2017

9° Edizione Di Didacta A Stoccarda: Presente La Ministra All’istruzione Valeria Fedeli

Taglio del nastro, stamani, della nona edizione di Didacta, la più importante fiera internazionale dedicata all’istruzione e alla formazione, che si svolge nella città di Stoccarda, a partire da oggi fino al 18 febbraio.

All’apertura della Fiera ha partecipato la ministra all’istruzione Valeria Fedeli, accompagnata, tra gli altri, dal Presidente Indire Giovanni Biondi e Paola Concia, consulente per ITKAM, la Camera di Commercio Italiana per la Germania, e consigliere di d’amministrazione di Firenze Fiera.

Fra gli interventi in programma nella sessione inaugurale, proprio quello della Ministra Fedeli che ha ribadito il ruolo strategico della scuola per la crescita del Paese, sottolineando gli sforzi fatti e da fare per sostenere il cambiamento, valorizzare tutte quelle iniziative che guardano al futuro e innescarne di nuove. La società e la scuola si sono sviluppate a velocità diverse. Da un lato la società, con i suoi rapidi cambiamenti, l’avvento delle tecnologie, i nuovi media, i social, il mercato del lavoro attraversato da rapide trasformazioni. Dall’altro la scuola, che ripropone un’organizzazione della didattica, un ambiente e strumenti di lavoro troppo simili a quelli di diversi decenni fa”, ha sottolineato la Ministra dell’Istruzione.

L’obiettivo, secondo Valeria Fedeli, deve essere quello di fare in modo che la scuola diventi “un ambiente di apprendimento e di crescita personale e collettiva” in cui si imparino, sì, le discipline e i saperi, ma si sappiano anche rielaborare e fare proprie le conoscenze acquisite, sviluppando competenze e capacità trasversali. “Dobbiamo passare da un ambiente progettato per l’insegnamento con la “lezione al centro” a un ambiente di apprendimento con una nuova concezione del tempo e dello spazio”.

“Gli studi dimostrano che i ragazzi di oggi apprendono a scuola non più del 30% delle loro conoscenze», ha ricordato la Ministra. Gli studenti ormai arrivano in classe con grandi abilità nell’uso dei linguaggi e delle tecnologie digitali, ma trovano un sistema troppo simile a quelli dei genitori e dei nonni. Per coinvolgere e motivare gli studenti “dobbiamo trasformare il modello educativo, i linguaggi della scuola, intercettando le “intelligenze multiple” delle nostre studentesse e dei nostri studenti, rendendoli protagonisti dell’apprendimento, non ascoltatori passivi e silenziosi. In altre parole, innalzando la qualità della scuola”, ha dichiarato la Ministra.

Dopo aver ricordato gli investimenti economici sostenuti dal nostro Paese per attuare la riforma della scuola, soprattutto con il Piano Nazionale Scuola Digitale e l’Alternanza Scuola-Lavoro, la Ministra Fedeli ha fatto cenno alle Avanguardie educative, il movimento di innovazione della scuola italiana nato nel 2014 su iniziativa dell’Indire e di 22 scuole capofila (gli istituti della rete, dopo poco più di due anni, sono oggi circa 600). “Molte di queste scuole ormai hanno capovolto il tradizionale paradigma scolastico: la lezione viene seguita a casa, viene messa dagli insegnanti sul cloud della scuola e i ragazzi possono rivederla più volte da casa”, ha evidenziato la Ministra Fedeli, segnalando anche il progetto promosso dall’Indire Maker@Scuola, grazie al quale in decine di scuole dell’infanzia italiane i bambini di 5 anni inventano, disegnano e realizzano con le stampanti 3D personaggi, giochi e altri piccoli oggetti. «Si sta sviluppando una palestra diffusa di progettazione che permette di usare tecnologie innovative a servizio dello sviluppo cognitivo di bambine e bambini molto piccoli che non sanno ancora leggere e scrivere, ma che imparano giocando”.

 

The 9th edition of Fair Didacta, the most important international Fair dedicated to Education and training is held in Stuttgart from today to 18 February.

The Minister of Education, Valeria Fedeli participated in the inauguration, accompanied by the President of Indire, Giovanni Biondi e Paola Concia, consultant for ITKAM, the Italian Chamber of Commerce for Germny, and member of the board of directors of Firenze Fiera.

The Minister Valeria Fedeli participated in the inaugural speeches. She emphasised the strategic role of school education for the growth of the country, underlining the efforts carried out in the past and the ones to be made in the future to support change, valorising all the initiatives looking towards the future, and even more pointing out the necessity to trigger off new ones. School and society developed at different speeds. «On one hand, there is society with its rapid changes, new technologies, new media, social networks, and a rapidly changing job market. On the other hand, there is the school which proposes a didactic organisation, an environment and teaching tools too similar to those of many decades ago», the Minister of Education stated.

According to Valeria Fedeli, the school should become «an environment for learning and personal and collective growth» where contents are not just passively acquired but also assimilated in a personal way developing at the same time transversal skills. «We must move from the centrality of the lesson to an environment characterised by a new conception of space and time».

«Research demonstrated that young people acquire at school only 30% of their knowledge», the Minister emphasised. Students are nowadays very skilled in the use of digital technology but they find a school environment which is too similar to that of their parents and grandparents. «To involve students, we must change the educational model and school languages, taking advantage of the multiple intelligence of our students, making them protagonists of the learning process instead of passive and quite listeners. In other words, it is necessary to enhance the quality of our school system», the Minister declared.

After recalling the economic measures of our country in support of the school reform, in particular the “Digital school national plan” and “School/work alternation”, the Minister Fedeli referred to “Educational avant-garde”, the movement for the innovation of the Italian school, born in 2014 under the initiative of Indire and 22 leading schools (after little more than two years, the institutes involved in the network are more than 600).

«Many of these schools have already overturned the traditional school model: the lesson can be followed at home. Teachers upload the lesson in the school cloud so that students can see it again at home», the Minister Fedeli emphasised, pointing also out the Indire’s project Maker@school, thanks to which in some Italian infant schools 5-year-old children invent, draw up, and make 3D characters, games and little objects. «The use of new technologies to develop cognitive abilities in small children, not yet able to read and write, who learn by playing, is on the increase».