26/09/2018

Che cosa è un’Unità Didattica di Apprendimento (UDA)

L’UDA (Unità Didattica di Apprendimento) costituisce la base dell’apprendimento scolastico, ed è il cardine del nuovo approccio metodologico all’insegnamento. Con UDA si intende un complesso di attività, molto spesso transdisciplinari, unite da una tematica comune e affrontate (grazie ad una varietà di strumenti) in un lasso temporale più o meno dilatato.

Per unità didattica di apprendimento quindi si intende un percorso formativo interdisciplinare guidato dal docente attraverso diverse metodologie didattiche che punta a rendere protagonisti lo studente e lo sviluppo delle sue competenze. L’approccio dell’unità didattica di apprendimento è appunto pianificato con l’obiettivo di ampliare le conoscenze e le abilità dei ragazzi stimolandone la cooperazione, la capacità di “problem solving” e l’autonomia di lavoro nell’elaborazione e presentazione di un progetto, inserito in una macro-tematica stabilita a monte. 

La verifica delle competenze, nel processo dell’unità didattica, avviene quindi in base al coinvolgimento ed al contributo dell’allievo nello svolgersi del progetto, il quale può essere flessibile e variare in itinere in base al contesto, ai bisogni degli studenti e all’eventuale evoluzione delle competenze da sviluppare. 

Le situazioni in cui progettare e mettere in pratica un’UDA sono molteplici: da una situazione legata alla vita scolastica tradizionalmente intesa, fino a una legata a uno snodo fondamentale della vita di ogni alunno. La grande differenza dalla lezione tradizionale frontale consiste in primo luogo nella già citata trasversalità delle discipline: nelle unità di apprendimento confluisce infatti infatti il lavoro sinergico di più docenti. Questo approccio cooperativo e variegato mette radicalmente in discussione l’idea che il sapere sia costituito da ambiti separati rigidamente, e insiste invece su un’idea di saperi plurali strettamente correlati fra loro. Questa concezione “reticolare” corrisponde peraltro alla modalità di apprendimento che gli alunni sperimentano fuori dall’ambiente scolastico, ovvero quella legata ai nuovi mezzi tecnologici e alla navigazione sul web. Adottare questo approccio transdisciplinare e cumulativo aiuterà a colmare il divario fra modalità di apprendimento scolastico e modalità di apprendimento “normali”.

Come si strutturano le UDA

L’unità didattica di apprendimento, pur promuovendo l’autonomia e la responsabilizzazione degli studenti, deve essere in ogni caso ben strutturata ed organizzata dal gruppo docenti in base al macro-tema concordato ed alla tipologia di progetto che si intende presentare. La prima fase  è dunque organizzativa ed introduttiva, per poter stilare le linee generali del percorso, definire le competenze su cui lavorare e porre le basi dei prerequisiti necessari ai ragazzi per poter intraprendere le varie prove. Successivamente andrà pianificata la fase centrale dell’unità, vale a dire quella legata ai contenuti: i docenti dovranno infatti inquadrare ogni fase con delle specifiche attività didattiche  di tipo cooperativo e/o situazionale, allineate al tema principale ed alle competenze concordate in partenza. Durante lo svolgimento del progetto i docenti seguiranno da vicino le attività svolte intervenendo nell’eventualità di modifiche dei presupposti o del contesto previsto, mantenendo flessibile il percorso ma tenendolo allo stesso momento sui binari degli obiettivi desiderati. Ciò avviene attraverso l’utilizzo di dettagliate griglie di osservazione, utili per il monitoraggio del percorso ma anche per la valutazione del lavoro degli alunni.

UDA per competenze

Le UDA permettono inoltre di lavorare per competenze, ovvero di utilizzare fattivamente e attivamente le conoscenze via via assimilate integrandole, se opportuno, con conoscenze provenienti da altri campi del sapere (torna ancora la transdisciplinarietà) o da competenze tecniche (uso di strumentazione tecnologica). La didattica per UDA è molto vicina alla più ampia categoria che va sotto il nome di “pedagogia del fare”, con cui si designa un approccio didattico che registra l’insufficienza della lezione frontale e la integra con attività che permettano all’alunno di mettere in pratica quanto appreso. All’alunno verrà quindi richiesto di acquisire competenze piuttosto che contenuti teorici. Per progettare con successo un’UDA sarà quindi necessario assicurarsi che l’ambiente scolastico sia cooperativo, che la partecipazione attiva dello studente sia favorita da attività laboratoriali e interattive, che l’autovalutazione delle competenze apprese sia incoraggiata e che la didattica sia incentrata sulle competenze trasversali e operative.

UDA per i diversi cicli di istruzione

Le unità didattiche di apprendimento possono essere sottoposte a studenti di qualsiasi ciclo di istruzione, adattando ovviamente al singolo caso la progettazione del percorso. La proposta di questo approccio didattico può infatti variare in base a contesti di scuola primaria o secondaria, di primo o secondo grado, andando ad intervenire sul macro-tema scelto, sulla tipologia di attività e sulle competenze da sviluppare. 

La scelta del macro-tema è sostanzialmente la base per poter avviare il percorso: la classe deve avere familiarità con l’argomento, consolidare i prerequisiti necessari a padroneggiare ancor di più i contenuti e poter quindi autonomamente procedere nel lavoro programmato. Inutile andare a proporre argomenti socio-politici complessi ad alunni di scuola elementare, piuttosto che suggerire a ragazzi di scuola superiore aree tematiche troppo banali o in cui risulterebbe complicato dare sfogo alla loro creatività. Di conseguenza, anche le attività devono essere commisurate alle abilità degli studenti: è possibile variare tra fasi laboratoriali o di problem-solving, tenendo ben saldo l’aspetto ludico per i più piccoli e stimolando quello critico per i più maturi. L’obiettivo sarà dunque quello di arrivare a fissare delle competenze ben precise, che rispecchieranno, da un ciclo di istruzione all’altro, quella che risulta essere la graduale crescita dello studente lungo il suo percorso formativo.

Chi deve progettare le UDA

L’unità didattica di apprendimento può essere strutturata a partire da differenti livelli di progettazione, che si compongono in base al numero di docenti coinvolti e al loro legame con la tematica scelta. Il livello più semplice può essere, ad esempio, quello di un consiglio di classe, composto da tutti i docenti di un singolo gruppo di studenti in grado di collaborare alla stesura di un progetto interdisciplinare che li coinvolga  in modalità singola o cooperativa. Il livello superiore può essere quello di asse, vale a dire che  includa tutti i docenti la cui materia afferisca ad un singolo asse culturale. L’asse di riferimento può essere umanistico, scientifico, linguistico e così via, assorbendo così il contributo di tutti gli insegnanti con competenze allineate al macro-tema di riferimento. Il livello più alto, di conseguenza, riguarda un’unità didattica di apprendimento inter-asse, emblema della didattica interdisciplinare e della più totale flessibilità. Chiaramente quest’ultimo è il livello che richiede una maggiore organizzazione per impedire che gli studenti risultino spaesati e perdano i riferimenti necessari a perseguire gli obiettivi designati, ma allo stesso tempo è anche la soluzione più adeguata per stimolare al meglio la propensione e l’autonomia di azione di ogni singolo ragazzo.