SCIENZA e TRASFORMAZIONE: dal piacere di agire al piacere di pensare
“Noi vogliamo lavorare con ciò che c’è di positivo nel bambino; interessarci a ciò che egli sa fare e non a quello che egli non sa fare” (B. Aucouturier). E’ uno dei principi fondamentali della visione pedagogica che fa da sfondo al percorso di formazione dei docenti coinvolti per favorire, come premessa per un apprendimento significativo, l’attivazione di esperienze corporee e di gioco spontaneo degli alunni. Esso favorisce la creazione di un immaginario ricco e profondo al servizio della crescita di ognuno e a un capovolgimento dei ruoli con gli alunni in situazioni di disagio/difficoltà finalmente in grado di esprimersi. È una pedagogia basata sull’ascolto profondo dell’altro e di sé in relazione: punta a rimanere in ascolto continuamente, per valorizzare le risorse di ciascun bambino. In sintesi, la centralità dell’agire corporeo e dell’esperienza pratica nei processi di apprendimento sono pensati come il punto di partenza verso la costruzione del pensiero astratto e scientifico: si pone al centro il piacere dell’agire spontaneo del bambino, che diventa piacere di apprendere stimolando la curiosità epistemica. L’approccio scelto per stimolare l’apprendimento è olistico e in continua osmosi tra linguaggi creativi e scientifici, con una didattica mediata dagli albi illustrati. Come afferma Franco Lorenzoni, infatti, “Non sta bene separare gli apprendimenti “duri” dal teatro, dalla musica, dall’espressione del corpo. Perché è l’intreccio che dà il senso all’apprendere. E solo l’intreccio dei linguaggi è veramente inclusivo”. La trasformazione evolutiva dei vertebrati e l’intera storia dell’intreccio della vita sulla Terra è la cornice in cui possono essere inserite attività in grado di veicolare l’apprendimento di concetti scientifici particolarmente complessi e basilari anche per l’Ed. Civica: l’ecologia, la sostenibilità ambientale e sociale, la cittadinanza attiva. Si pensa, in accordo con le Linee Pedagogiche Zerosei, che tale approccio porti, a partire dai Nidi, a realizzare un curricolo verticale che si estenda a tutto il I ciclo d’istruzione poiché “fondato sull’idea che i bambini sono immersi fin dalla nascita nei sistemi simbolico-culturali e agiscono attraverso molteplici linguaggi che afferiscono alle dimensioni dell’esperienza umana”. Con il supporto di: Sergio Vitale, Formatore Centro di pratica psicomotoria Aucouturier
Relatori
- PAOLA VITALE - DOCENTE
- STEFANIA MANZO - DIRIGENTE SCOLASTICO