C’era una volta… fate, draghi e magia nella prima infanzia
“Io penso che l’esperienza del meraviglioso, dell’avventuroso, del comico, dell’umano che le fiabe possono offrire al bambino sia un’esperienza utile alla formazione della sua personalità” (Rodari, 1980)
La fiaba popolare è stata a lungo esclusa dalle pratiche di lettura perché “accusata” di veicolare stereotipi di genere e di presentare ai bambini racconti piedi di descrizioni crude.
Il repertorio delle fiabe tradizioni, in realtà, offre la possibilità di confrontarsi con i grandi temi della vita, permette di dar voce ai proprio desideri, alle proprie paure attraverso simboli e metafore.
Durante il workshop i partecipanti avranno modo di dialogare e riflettere intorno alla fiaba tradizione partendo dalle seguenti domande: che legame esiste tra la fiaba ed il bisogno di narrazione? quale valore dell'”altrove”( c’era una volta in un paese lontanto lontano) e ” del come se” ( il nascosto, il magico) delle fiabe? Quale valore per la costruzione dell’immaginario infantile?
Verranno pertanto proposte attività ed esempi di riduzioni e traduzioni delle fiabe presenti nella produzione contemporanea, verrano inoltre forniti refertori bibliografici.
Relatori
Maria Filomia