28/05/2020

Le scuole d’Italia si raccontano attraverso i canali social del Ministero dell’Istruzione

Da Roma a Palermo, da Bologna a Torino. Passando per Bergamo, Padova, Milano, Cagliari, Firenze. Il Ministero dell’Istruzione ha raccolto in una rubrica nata sul proprio sito tutte le storie, gli esempi, i gemellaggi, le esperienze in questo periodo di emergenza grazie alla didattica a distanza. Un modo per non perdere il contatto con le studentesse e gli studenti, per animare il racconto delle buone pratiche, per riunire le istituzioni scolastiche. Un racconto quotidiano, attraverso i canali social del Ministero (Facebook, Instagram, Twitter e Telegram, animati dall’hashtag #lascuolanonsiferma), che ha dato spazio e voce alle storie arrivate dalle scuole d’Italia.

Ci sono i ragazzi di Vo’ Euganeo che fanno lezione di coding insieme ad altri 300 compagni collegati in diretta da altre regioni. Ci sono gli studenti e le studentesse che fanno comunità grazie alla radio della scuola; quelli che hanno creato un videogioco per “sconfiggere il coronavirus”, chi ha suonato a distanza seguendo le indicazioni del professore di musica e chi ha prodotto mascherine nei laboratori dell’istituto grazie alle stampanti 3D della scuola, donandole agli ospedali e alla Protezione Civile.

Ci sono i maestri che hanno scritto, diretto e realizzato un cartone animato per gli alunni della scuola primaria con le indicazioni di comportamento per l’emergenza sanitaria e quelli che hanno letto, ogni sera, fiabe a distanza. Ci sono gli istituti gemellati tra loro e quelli che hanno “adottato una scuola”, scambiando buone pratiche e mettendo a disposizione la propria esperienza. C’è chi ha organizzato una serie di incontri “spaziali” per gli studenti collegati a distanza e chi ha celebrato la Settimana della Poesia grazie ai podcast.

Storie di resilienza, di solidarietà, raccolte in una mappa sul sito del Ministero dell’Istruzione https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza_lascuolanonsiferma.html che raccontano come il mondo della scuola si fa comunità educante, unita, creativa. Anche in un tempo così difficile e imprevedibile.