Lo sguardo della Bellezza dall’arte paleocristiana al contemporaneo. Proporre agli studenti una lettura degli stupefacenti mondi dell’arte sacra
Dall’arte paleocristiana al contemporaneo, l’arte sacra racconta un mistero, sovente espresso in elaborate forme, sgargianti colori, differenti supporti. Le chiese sono stupefacenti «mondi» affascinanti e poliedrici. Con il linguaggio che è loro proprio hanno scritto ampia parte della storia dell’arte occidentale ed orientale e, molte di loro, continuano a incantare con la loro bellezza senza tempo.
Ma cosa celano gli sguardi di Cristo, della Vergine e dei santi nell’arte monumentale? Che rapporto ha immaginato la Chiesa, in particolare orientale, tra iconografia e rito liturgico? Cosa significa rendere lode a Dio con immagini che corrono verso l’alto in cattedrali dai soffitti vertiginosi, sovente non visibili agli occhi dei fedeli? E quale ruolo ha rivestito la luce naturale nella preghiera di questi luoghi?
É evidente che oltre l’aspetto estetico vi è una complessità e ricchezza di significati teologici, spirituali, liturgici che rendono l’arte sacra una danza, sottile e inebriante, che solo chi ne conosce il senso più alto può apprezzare pienamente.
Relatori
- Emanuela Fogliardini - Scuola d’arte sacra - IUL