La consapevolezza intesa come conoscenza delle proprie competenze e abilità si raggiunge con percorsi volti a facilitare la capacità di riconoscere e comprendere emozioni, bisogni e valori, nonché la corretta percezione dell’ambiente circostante. Le donne, come gli uomini, devono essere consapevoli delle proprie capacità, valori e diritti. È importante educare le ragazze sul concetto di empowerment, incoraggiandole a sviluppare le proprie abilità e a perseguire i propri obiettivi. Il pregiudizio, derivante dall’atteggiamento ancora diffuso verso il genere femminile, opera attraverso meccanismi collocati a livello cognitivo, ingannando per primi coloro che ne sono oggetto, e perpetua disuguaglianze e comportamenti dannosi che rendono le donne più vulnerabili e legate a stereotipi da cui è difficile uscire. Pertanto, conoscersi, raccontarsi e confrontarsi con gli altri rappresentano un valido supporto formativo e un esercizio da praticare a scuola, unendo spunti operativi provenienti dalla ricerca accademica a metodologie didattiche innovative, quali il Digital Storytelling e il Role Playing, che possono aiutarci a lavorare sulle competenze per la vita. Molti possono essere gli approcci strumentali al raccontarsi e al raccontare, così come al rappresentare e agire consapevolmente in situazioni problematiche legate alla conoscenza di sé; il seminario prevede la presentazione di buone pratiche e proposte operative laboratoriali realizzate con strumenti digitali dedicati.

Relatori

• Anna Marsili - docente formatore per l’Équipe Formativa Territoriale della Toscana
• Riccardo Barderi - docente formatore per l’Équipe Formativa Territoriale della Toscana