Ogni insegnante tende, nell’esercizio della sua professione, a riprodurre il suo personale stile di apprendimento e il proprio stile cognitivo. Sarà suo compito cercare di contrastare questa tendenza, che si attiva spontaneamente per default, diversificando le attività e permettendo a tutti gli stili di apprendimento di trovare terreno fertile per svilupparsi.
L’obiettivo ultimo dell’insegnamento è infatti l’apprendimento “significativo”, ovvero:
- intenzionale: l’alunno è considerato soggetto attivo, costruttore di conoscenze;
- collaborativo: il contesto classe è visto come una fucina di apprendimento cooperativo;
- costruttivo: in cui le conoscenze presenti si innestano su quelle passate;
- riflessivo: che presta attenzione alla metacognizione, ovvero ai processi messi in moto durante l’apprendimento;
Stili di insegnamento e Bisogni Educativi Speciali (BES)
Adottare stili di insegnamento calibrati sui bisogni di alunni con Bisogni Educativi Speciali è uno degli strumenti più efficaci adottati dalla didattica inclusiva.
Alcune strategie d’insegnamento da evitare in caso di alunni con BES sono ad esempio:
- dedicare tutto l’orario scolastico alla lezione frontale;
- dilungarsi in spiegazioni troppo lunghe;
- far trascrivere meccanicamente le informazioni dalla lavagna;
- insistere eccessivamente sugli errori o sulle carenze;
- richiedere prestazioni veloci e risultati immediati;
- esporre l’alunno all’insuccesso di fronte al gruppo classe;
- sottoporre l’alunno a verifiche o prove non concordate in anticipo;
- interpellare l’alunno con espressioni di dissenso brusche o umilianti;
A fronte di questi comportamenti da evitare si potranno adottare i seguenti comportamenti virtuosi:
- impegnarsi in lezioni interattive che coinvolgano l’alunno in prima persona;
- fornire all’alunno materiali semplificati, corredati di supporti visivi;
- non demonizzare l’errore, ma usarlo come occasione di apprendimento;
- consentire tempi distesi e dilatati;
- concordare con l’alunno i tempi e le modalità di verifiche, evitando di coglierlo di sorpresa;
- premiare sempre il contributo attivo dello studente, a prescindere dagli esiti.