20/04/2023

Cosa sono le integrated learning technologies? (CLIL)

Cos’è il metodo CLIL

Le Integrated Learning Technologies (CLIL) sono un approccio educativo introdotto in Italia dagli anni 90’. Dal 2010 la Riforma Gelmini lo introduce obbligatoriamente per le scuole di secondo grado, al contrario di altri istituti Europei per i quali rimane un percorso opzionale.

Il CLIL combina l’apprendimento di una lingua straniera con l’apprendimento di una materia specifica, come ad esempio la matematica, la scienza o la storia. Il CLIL mira a fornire agli studenti la possibilità di sviluppare competenze linguistiche e disciplinari contemporaneamente, favorendo così un apprendimento più efficace e significativo.

A differenza dell’approccio tradizionale in cui il docente si preoccupa che gli studenti apprendano una lingua tramite la struttura grammaticale, la pronuncia e il lessico; il CLIL prevede che gli allievi affrontino un argomento scolastico non in italiano.

Ad esempio, una lezione di storia o di matematica potrebbe essere condotta in lingua inglese. In questo modo, viene stimolato l’apprendimento della lingua in un modo più fluido, portando lo studente a potenziare le capacità d’interazione in lingua straniera.

Come funziona

Il metodo CLIL può essere utilizzato con studenti di tutte le età, dalla scuola primaria all’università. Tuttavia, l’età e il livello di competenza linguistica degli studenti dovrebbero essere presi in considerazione quando si pianifica e si implementa il percorso di apprendimento CLIL.

Per gli studenti più giovani, il CLIL può essere utilizzato per insegnare loro una seconda lingua attraverso l’apprendimento di materie come la matematica, la scienza e le arti. Gli studenti più grandi, invece, possono beneficiare del CLIL per migliorare le loro competenze linguistiche mentre studiano materie più specifiche e complesse.

In generale il metodo CLIL mira a oltrepassare i limiti dell’insegnamento tradizionale mettendo in atto strategie e tecniche didattiche che permettono agli studenti di assorbire strutture linguistiche articolate e complesse.

Per fare ciò, è importante che gli insegnanti siano ben preparati e abbiano le competenze necessarie per applicare il metodo CLIL in modo efficace.

Insegnanti: i requisiti necessari

Il CLIL può essere un’ottima opportunità per gli studenti. Tuttavia, per essere efficace richiede da parte degli insegnanti una formazione specializzata.

Per ottenere una certificazione CLIL riconosciuta dal MIUR, il docente dovrà affrontare corsi di formazione (disponibili anche online) necessari a ottenere l’abilitazione.

È importante chiarire che l’insegnante di lingua straniera con livello C1 riconosciuto dal QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue), dovrà anch’esso/a necessariamente affrontare un corso di aggiornamento. I requisiti necessari per poter applicare il metodo CLIL richiedono una preparazione specifica di:

  • Competenze linguistico-comunicative nella lingua straniera veicolare di livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER)

 

  • Competenze metodologico-didattiche acquisite al termine di un corso di perfezionamento universitario del valore di 60 CFU per i docenti in formazione iniziale e di 20 CFU per i docenti in servizio.

(ref: miur.gov.it)

 

Per rispondere a questi requisiti, agli insegnati sono richiesti alti livelli di preparazione:

  • buona conoscenza della lingua straniera che utilizzeranno per l’insegnamento, non solo dal punto di vista grammaticale, ma anche per quanto riguarda il lessico e le espressioni specifiche della materia che insegnano;

 

  • essere in grado di utilizzare una varietà di metodi e tecniche didattiche per supportare l’apprendimento della lingua e della materia. Ad esempio, attività di ascolto, lettura, scrittura e conversazione;

 

  • essere in grado di valutare e monitorare i progressi degli studenti per poter adattare il metodo di insegnamento alle loro necessità e per poter fornire feedback costante e costruttivo;

 

  • possedere una buona conoscenza della materia che insegnano, e saper come applicare la lingua straniera al fine di trasferire la conoscenza ai propri studenti.

 

In generale, l’insegnamento CLIL richiede una formazione specifica e una certa flessibilità didattica, per adattare il metodo alle esigenze degli studenti e al contesto scolastico.

 

Utilità della metodologia

La metodologia CLIL è stata oggetto di numerose ricerche e studi che hanno valutato i suoi effetti sull’apprendimento linguistico e disciplinare degli studenti. In generale, i risultati di queste ricerche indicano che l’utilizzo del CLIL può migliorare le competenze linguistiche degli studenti e aumentare l’interesse per la materia insegnata.

 

In particolare, gli studi hanno dimostrato che:

 

  • gli studenti che seguono lezioni in una lingua straniera attraverso il CLIL mostrano un miglioramento significativo nella comprensione e nell’espressione orale e scritta rispetto agli studenti che seguono lezioni tradizionali;

 

  • gli studenti che seguono lezioni in una lingua straniera attraverso il CLIL mostrano una maggiore motivazione e interesse per l’apprendimento della lingua straniera rispetto agli studenti che seguono lezioni tradizionali;

 

Criticità

Il metodo CLIL richiede agli insegnati corsi di aggiornamento e una struttura scolastica organizzata.

Questo comporta dover affrontare due significativi punti critici:

  • la penuria di personale adeguatamente competente e formato soprattutto dal punto di vista della conoscenza delle lingue straniere;
  • la semplificazione eccessiva dell’aspetto contenutistico della disciplina, ossia che non si cada nella tentazione di ridurre in maniera caratterizzante gli argomenti proposti per adattarsi al livello di conoscenza della lingua straniera di docenti e studenti.

 

È chiaro che sia di vitale importanza investire maggiormente sulla formazione linguistica e metodologica dei docenti se si vuole evitare un risultato minore rispetto agli obiettivi.