23/11/2020

Lavori per intrattenere la classe

Nel mondo della scuola, tutti gli insegnanti sono chiamati a svolgere un compito che prevede grande impegno e responsabilità: educare e istruire gli alunni, preparandoli ad affrontare le sfide e gli esami che la vita, e non solo il sistema scolastico, riserverà loro. Un ruolo particolare, però, è quello degli insegnanti della scuola dell’infanzia. Questi lavoreranno con piccoli alunni, di età compresa tra i 3 e 5 anni, i quali dovranno sviluppare e affinare le proprie capacità cognitive e relazionali in modo nuovo e scoprire cosa significa imparare.  Per raggiungere questo traguardo saranno necessarie attività ed esercizi stimolanti, che accrescano la curiosità e la voglia di mettersi alla prova. Ecco perché è indispensabile per un insegnante avere a disposizione tutta una serie di giochi didattici con cui intrattenere la classe in modo piacevole e, nel frattempo, insegnare concetti basilari, nozioni e valori.

Allo stesso tempo, però, l’educatore dovrà considerare le diversità tra gli alunni (siano queste anagrafiche, culturali, emotive) riservando la giusta attenzione ad ognuno di essi e monitorando con cura i progressi o le difficoltà riscontrate caso per caso. Solo così si potrà garantire agli alunni un clima armonico, dove tutti possano sentirsi accettati e gratificati durante le attività in classe.

A tal proposito, ecco di seguito alcuni suggerimenti con attività utili ad intrattenere la classe.

Giochi didattici per l’infanzia

I giochi didattici sono uno strumento molto utile per intrattenere la classe in maniera costruttiva e divertente. Il gioco, infatti, è un’attività fondamentale per i più piccoli e quando è associato ad un insegnamento, rende questo più facilmente assimilabile. Esistono tanti giochi didattici diversi e potranno essere scelti in base agli stimoli che si vorranno fornire agli alunni.

Ecco qualche tipologia di gioco didattico:

  • giochi motori: i giochi motori sono tutte quelle attività ludiche mirate a sollecitare la sfera del movimento nello spazio. Tra tutti gli esercizi didattici sono forse i più divertenti per gli alunni, che hanno modo di saltare, gesticolare e muoversi liberamente con il proprio corpo. I giochi motori possono servirsi di canzoni specifiche o di filastrocche e percorsi per insegnare ai bambini ad orientarsi con le direzioni (destra, sinistra, su giù). Il famoso Gioco della Settimana è uno di essi e, partendo dal suo schema semplice, si potranno ideare percorsi simili scanditi da elementi quali mesi dell’anno, numeri, ecc. che uniscano il moto con lo sforzo mnemonico-intellettivo;
  • giochi linguistici: un altro gruppo di giochi didattici è rappresentato da quelli linguistici, che hanno l’obiettivo di insistere sulla fonologia e di arricchire il lessico degli alunni. 

    “Inizia per…” è un gioco che prevede l’uso di una scatola e la scelta di una lettera da parte dell’insegnante: gli alunni dovranno raggruppare all’interno della scatola tutti gli oggetti in aula che cominciano con la lettera indicata. “Il gioco della parola misteriosa, ”invece, consiste nel leggere alla classe (o inventare) brevi frasi che gli alunni dovranno completare inserendo parole man mano più complesse.
  • giochi di memoria: anche i giochi di memoria sono un ottimo strumento con cui intrattenere la classe. Divertenti e facili da reperire, vanno dal classico Memory (con tessere più grandi e colorate, adatte ai bambini) a racconti da ascoltare correlati da semplici domande cui rispondere, per stimolare la memoria e lavorare sulla comprensione del testo.

Schede didattiche

Anche le schede didattiche rientrano a pieno titolo tra le attività più praticate per intrattenere la classe: parliamo, chiaramente, di schede cartacee da compilare, colorare e completare secondo le regole indicate. Con le schede, gli alunni avranno l’impressione di svolgere un esercizio piacevole (grazie all’uso di matite e penne colorate) ma complesso e completo, perché corredato da materiale specifico (la scheda, appunto) uguale per tutti i compagni di classe.

Anche con le schede didattiche si può spaziare tra nozioni e concetti da illustrare ai più piccoli, i quali saranno chiamati a prestare attenzione per svolgere il compito correttamente e in maniera soddisfacente.

  • Forme e dimensioni: le schede didattiche che si concentrano sulle forme e sulle dimensioni richiedono di colorare o cerchiare, tra gruppi di figure, solo le più grandi o le più piccole o quelle che hanno la forma di un cerchio, di un triangolo o di un quadrato. 
  • A ciascuno il suo: collegare due elementi correlati (ad ogni animale il suo habitat, ad ogni stagione i suoi frutti) e individuare le connessioni è un modo divertente per conoscere il mondo circostante e le sue caratteristiche.
  • Percorsi e labirinti: anche le schede che richiedono di percorrere (su carta) un labirinto fino all’uscita o di tracciare un collegamento per unire un punto A ad un punto B, divertono e stimolano l’intelletto degli alunni che giocando esplorano le direzioni sviluppando una visione di insieme che abbracci gli spazi e l’orientamento in generale.

Filastrocche e poesie

Filastrocche e poesie non possono mancare tra i metodi per intrattenere la classe nella scuola dell’infanzia. Queste, che suonano come canzoni divertenti e piacevoli melodie, sono molto amate dai più piccoli e hanno il potere di attirare subito l’attenzione dei bambini. Ciò accade soprattutto perché hanno la capacità di raccontare un aneddoto usando un proprio ritmo interno, accentuato dalle parole in rima.

Ma come recitare una filastrocca in modo da mantenere viva l’attenzione degli alunni?

Per farlo, l’insegnante potrà ricorrere a qualche facile e divertente espediente: pause, mimiche, uso di suoni e percussioni e cambiamenti di tono sono solo alcuni modi per rendere ancora più gradevole l’ascolto di una filastrocca o di una poesia. I più piccoli, in questo modo, non smetteranno di seguire il filo del discorso. Non solo: potranno correre con la fantasia verso tutti gli aneddoti raccontati, immaginando storie, eventi e scenari.

Ma l’importanza delle poesie e delle filastrocche nell’intrattenimento della classe non finisce qui. Infatti, le parole e le frasi delle filastrocche, proprio per la loro musicalità, hanno il potere di rimanere impresse nella memoria dei bambini. Per questo imparare concetti semplici, come i giorni della settimana, i numeri, le lettere dell’alfabeto, sarà più semplice usando come supporto filastrocche e poesie mirate.

Infine, proprio per il grande uso di parole diverse e qualche volta più “difficili” rispetto al linguaggio quotidiano di cui normalmente fanno uso i bambini, le filastrocche aiutano anche a migliorare il lessico degli alunni e potranno spronarli, quando saranno un po’ più grandi , verso la passione e l’interesse per la lettura.

Disegni e cartelloni

Infine, giungiamo a una delle attività senz’altro più praticate per intrattenere gli alunni della scuola dell’infanzia: realizzare disegni e cartelloni.

Come tutti i docenti sapranno (soprattutto coloro che lavorano con i più piccoli), il disegno riveste un ruolo molto importante nell’immaginario del bambino, perché è un modo immediato e spontaneo di raccontare la realtà vista dai propri occhi. Il disegno è un linguaggio universale che non ha bisogno di parole e aiuta gli alunni ad esprimersi e a “riordinare” i propri pensieri. Inoltre è un’attività calmante che alleggerisce e sblocca le piccole tensioni quotidiane e favorisce lo sviluppo della capacità di restare concentrati. Disegnare e colorare, infatti, è un esercizio che ha un inizio, uno sviluppo e un completamento: queste fasi, tra loro concatenate, richiedono una piccola ma costante dose di impegno e dedizione.

Per questo, anche se può sembrare un’attività semplice, chiedere alla classe di realizzare dei disegni sulla propria famiglia, sulla scuola o su un evento specifico resta sempre un esercizio valido e ricco di riscontri positivi.
Un discorso a parte meritano, poi, i cartelloni che uniscono il disegno, con la coordinazione di gruppo e la capacità di progettazione: tutte abilità che si andranno a stimolare e ad incentivare per un risultato finale in cui è il gruppo, non il singolo, a realizzare il lavoro nella sua completezza. I cartelloni, inoltre, rappresentano anche un mezzo per conoscere meglio il mondo e la realtà circostante: le stagioni, la natura, i pasti della giornata, lo sport, le regole da rispettare in classe ecc. sono tutti temi che forniscono ai più piccoli una finestra sulla quotidianità, e aiutano a familiarizzare con concetti talvolta  semplici, altre volte più complessi.