26/11/2020

Qual è la filiera della scuola?

Per filiera della scuola si intende l’agglomerato di aziende e industrie che si occupano della fornitura di qualsiasi tipo di prodotto o servizio necessario ai diversi istituti, a partire da arredi come banchi, lavagne e armadietti, passando per strumenti tecnologici come pc e stampanti, fino ad arrivare alla cancelleria o attività come può essere ad esempio la mensa scolastica. La filiera della scuola rappresenta, dunque, il cuore pulsante per quanto riguarda il corretto funzionamento delle aree di apprendimento, fornendone gli strumenti e facendo in modo che quanto necessario all’interno di un istituto scolastico assicuri elevati standard di qualità.  

Le aziende coinvolte

Le aziende che vengono coinvolte nella filiera sono realtà il cui campo può variare a seconda degli effettivi bisogni e della tipologia di istituto. Esistono, giocoforza, alcuni servizi di cui una scuola non può ovviamente fare a meno: parliamo ad esempio della cancelleria e dell’arredamento, vale a dire di tutti quei prodotti essenziali, necessari a rendere operativa l’attività di istruzione. Banchi, sedie e lavagne per le classi, gessi, penne e fogli di carta, scrivanie per le segreterie, armadietti e così via sono elementi basilari per ogni istituto. Di conseguenza, aziende specializzate nella produzione di questo genere di prodotti sono in prima linea in una filiera scolastica. L’area IT è oggi in continuo sviluppo e nessun istituto può fare a meno di computer, stampanti, connessione a internet ed eventuali strumentazioni da installare all’interno dei laboratori: ampio è, dunque, il coinvolgimento di aziende del campo non soltanto per la fornitura e l’installazione di questi strumenti, ma anche per una costante manutenzione e assistenza in caso di malfunzionamento. La natura dell’istituto può, inoltre, prevedere il coinvolgimento di una fornitura particolare per specifiche esigenze dovute alle materie insegnate, come possono essere strumenti musicali, attrezzature sportive, artistiche o anche ricreative. Fondamentali sono, infine, le aziende che forniscono un’attività di servizio complementare per l’istituto di riferimento, come potrebbe essere una mensa scolastica oppure un servizio di trasporto per gli studenti.

Chi può partecipare ai bandi di fornitura

L’emissione dei bandi per la fornitura delle scuole è solitamente affidata alla CONSIP, la quale estende la possibilità di partecipare a tutte le aziende specifiche dei settori richiesti che siano abilitate presso la Camera di Commercio e che risultino prive di interdittiva antimafia. Ovviamente le possibilità di vincere il bando sono proporzionali al grado di specializzazione ed esperienza nell’ambito ricercato, alla disponibilità a svolgere il servizio nelle modalità e nelle tempistiche richieste ed, eventualmente, all’aver già fornito la stessa tipologia di servizio o prodotto in passato nel settore della scuola. La domanda e l’offerta di fornitura in ambito di pubblica amministrazione sono normalmente gestite dal MEPA, un Mercato Elettronico cui le aziende possono iscriversi in base al settore di competenza per aderire di volta in volta ai bandi pubblicati. L’ente richiedente, analizzando l’offerta dei fornitori abilitati, può quindi effettuare una richiesta di acquisto diretta oppure richiedere un preventivo ad aziende differenti, ottenendo un tariffario da cui poi scegliere il fornitore finale. La mediazione del MEPA offre ad acquirenti e venditori la certezza di un interscambio sicuro e protetto, producendo un alto numero di contratti e la garanzia di affidabilità per ogni genere di fornitura richiesta.

Le soluzioni per le scuole sul MEPA

Come abbiamo visto, il MEPA è uno strumento tramite il quale è possibile vendere ed acquistare in modo veloce, sicuro e soprattutto trasparente qualsiasi tipo di prodotto. In ambito scolastico, in particolar modo, è possibile trovare dei pacchetti appositamente pensati per lo sviluppo delle attività formative: all’interno degli specifici bandi si possono infatti trovare sottocategorie dedicate a una particolare area di fornitura, agevolando così l’ente nell’individuare subito le aziende specializzate nella fornitura di cui hanno bisogno, e allo stesso modo aiutando il venditore nel posizionarsi esattamente nella categoria che ritiene più consona alla sua attività. In questo modo l’incrocio tra domanda e offerta viene fortemente velocizzato, portando a un abbattimento dei tempi di ricerca e a un’accelerazione del processo che porta all’attivazione del servizio. Un esempio può essere quello del bando BENI, suddiviso in due categorie merceologiche: la prima riguarda soluzioni integrate per la scuola digitale, mentre la seconda attrezzature sportive, musicali e ricreative. Ogni categoria è a sua volta suddivisa in sottoinsiemi specifici, in modo da orientare in maniera lineare le varie richieste di offerta, gli ordini di catalogo o la trattativa diretta tra ente e fornitore.