30/10/2019

Schede didattiche di matematica

Le schede didattiche di matematica hanno in un certo senso cambiato le modalità di insegnamento di una materia tra le più complicate da seguire per gli alunni, ma con cui dovranno confrontarsi lungo tutto il percorso di studi. Quando si parla di numeri, l’attenzione dei ragazzi spesso tende a distogliersi con velocità e, per questo motivo, l’insegnante è talvolta costretto a trovare nuovi e creativi metodi per mantenere alta la concentrazione della classe, trasmettendo al meglio le informazioni della lezione. Le schede didattiche da questo punto di vista offrono un importante aiuto al docente, risultando un supporto pratico per rendere le esercitazioni versatili e soprattutto efficaci.

A cosa servono le schede didattiche di matematica

Le schede di matematica permettono agli studenti di applicare quanto appreso a lezione strutturando la verifica in maniera vivace e stimolante, offrendo all’insegnante la possibilità di stabilire il livello di apprendimento della classe e nello stesso momento di tenere alto il livello di attenzione e di coinvolgimento di ogni singolo alunno. Calcoli, problemi, insiemi e tabelline non sono più uno spauracchio per i piccoli, che potranno costantemente confrontarsi con supporti visivi e interattivi che li guideranno pian piano sempre più a fondo nel mondo della matematica.

Applicazione delle schede didattiche per l’insegnamento della matematica

Le schede didattiche di matematica, rispetto ad altre materie come le scienze o la geografia, non possono di certo riproporre e contestualizzare elementi reali verificabili empiricamente, ma hanno un compito ben più arduo: rendere concreti elementi puramente astratti come i numeri. Per un alunno non è affatto semplice padroneggiare, seppur gradualmente, informazioni che riguardano un mondo così vario e complesso, muovendosi dalla semplice conoscenza della successione dei numeri fino alle operazioni più complicate

Proprio per questo motivo avere il supporto di schede didattiche in grado di offrire un riferimento visivo è sicuramente di aiuto per l’insegnante, che potrà trasmettere le informazioni alla classe verificando di volta in volta l’apprendimento in modo originale e coinvolgente. Attraverso l’utilizzo di giochi e oggetti facilmente riconoscibili dai piccoli, lo sforzo mnemonico nell’apprendere le informazioni verrà affiancato ad attività mentali che coinvolgono la creatività e la fantasia.

Schede di matematica per imparare le tabelline

A proposito di sforzo mnemonico, quello delle tabelline è da sempre una sorta di tabù per i più piccoli, base per le operazioni matematiche ma talvolta tallone d’Achille che gli alunni possono portarsi avanti lungo tutti gli anni di crescita nel percorso scolastico. Ogni insegnante ha un proprio metodo per stimolare la classe nell’apprendere le tabelline: c’è chi innesca delle vere e proprie sfide a premi, chi preferisce le classiche interrogazioni a tappeto, altri docenti seguono la vecchia scuola con ripetizioni a oltranza numero per numero. 

La realtà è che non esiste un metodo infallibile per riuscire a catturare l’attenzione dei propri alunni, ma proprio per questo gli insegnanti possono trovare nelle schede didattiche un utile alleato per raggiungere il proprio obiettivo. Le schede sono infatti dei supporti facilmente personalizzabili in base al livello e alle caratteristiche della classe, e permettono di adattare di volta in volta il metodo per riuscire a cogliere l’attenzione dei piccoli. La scheda può presentare una filastrocca, un disegno da completare associando ogni colore a una tabellina, un trenino che trasporta numeri da associare, oppure un cruciverba da completare con i risultati delle singole moltiplicazioni, scritti per esteso. Non esiste un vero limite alla creatività applicabile all’insegnamento e, una volta catturato l’interesse dei piccoli, non ci sarà “sette per otto” che tenga!