23/11/2020

Un modello green per una scuola del futuro

Al giorno d’oggi è impossibile pensare che una qualsiasi attività da parte dell’uomo possa non comportare un impatto ambientale anche di minima entità. Problematiche come il cambiamento climatico, lo smaltimento dei rifiuti, l’inquinamento terrestre, aereo e marino, così come tante altre, negli anni si sono sviluppate al punto da influenzare inevitabilmente le vite di tutti, anche di coloro i quali pensavano che non esistessero pericoli reali. Se da un lato ciò ha reso la vita del pianeta e, di conseguenza, dell’essere umano meno sicura, dall’altro ha innalzato lo stato di allerta, aumentando la sensibilità della popolazione verso il problema e nella direzione di soluzioni per risolverlo. Difficile poter pensare di cancellare ciò che è stato fatto in passato, ma sicuramente ha senso riflettere attentamente sulle azioni presenti e future per renderle quanto più eco-sostenibili possibile. La consapevolezza di poter contare davvero nel cambiamento di approccio verso la natura e nella sensibilità nel comprendere l’incidenza delle proprie azioni sull’ambiente trova sicuramente campo fertile nelle scuole, dove già i più piccoli possono prendere coscienza delle problematiche esistenti ed iniziare, sin dalla più giovane età, a creare le fondamenta per una generazione che abbia una cultura green ed eco-friendly.  

Lo sviluppo sostenibile parte dalla scuola

Quali possono essere le leve su cui insistere per poter arrivare nel modo più diretto possibile ai bambini incuriosendoli riguardo ai problemi relativi all’eco-sostenibilità? Il primo passo è sicuramente quello di far capire loro quanto sia facile, con qualche piccola attenzione e semplici gesti quotidiani, migliorare l’ambiente in cui vivono e il mondo che li circonda. Un esempio immediato può riguardare l’utilizzo di plastica e la propensione al riciclo dei materiali, fare attenzione agli sprechi di acqua e cibo, oppure far riferimento semplicemente alla modalità con cui raggiungono tutti i giorni la scuola, puntando a utilizzare meno l’automobile e magari, per quanto possibile, preferirvi la bicicletta o una bella passeggiata a piedi.

La stessa impostazione e costruzione dell’istituto può avere, inoltre, un’impronta green atta a stimolare in studenti, insegnanti e personale un atteggiamento allineato a quello della scuola: si pensi all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, allo stimolare l’acquisto di strumenti scolastici provenienti da materiale riciclato, circondare di verde l’istituto promuovendo nelle classi la possibilità di piantare nuovi arbusti e così via. L’obiettivo è, dunque, quello di allineare gli intenti partendo dai dirigenti scolastici fino agli alunni più piccoli, creando così un fronte unito con un approccio atto a limitare il più possibile gli impatti ambientali della scuola e stimolare un approccio pro-attivo verso attività orientate alla tutela dell’ambiente.  

Progetti per scuole ecosostenibili

Per facilitare lo sviluppo di questo genere di consapevolezza su dinamiche e problematiche ambientali, vengono ogni anno promosse differenti tipologie di attività sia teoriche che pratiche, atte alla sensibilizzazione degli studenti e alla promozione di uno stile di vita maggiormente eco-sostenibile. Lo svolgimento di corsi di educazione ambientale da integrare alle lezioni quotidiane ha di certo migliorato negli ultimi anni la conoscenza degli studenti in tutti i livelli scolastici sull’esistenza di una vera e propria questione ambientale, contenibile grazie al contributo di ognuno nel minimizzare gli sprechi, nel riciclare il più possibile i prodotti utilizzati e nel limitare l’uso di mezzi e materiali inquinanti. 

Alle nozioni teoriche vengono spesso associate attività che concretamente indirizzano i ragazzi verso uno stile di vita differente, come le carovane “Piedibus” che stanno diventando sempre più diffuse in tante scuole italiane: si tratta di gruppi di studenti guidati da alcuni adulti, i quali in gruppo raggiungono ogni mattina la scuola camminando attraverso percorsi organizzati. Un progetto semplice ma efficace, che porta i singoli ragazzi ad apprezzare i benefici di una passeggiata e contemplare al contempo ciò che li circonda, ricevendo per induzione i giusti strumenti per preservarne le bellezze.

Esistono però anche attività molto più complesse e strutturate, come ad esempio “GreenSchools”, un progetto avviato dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale e patrocinato dalla Commissione Europea: questo progetto prevede un impegno annuale da parte di un istituto, il quale dovrà decidere di focalizzarsi su una determinata tematica e sviluppare un percorso di sette step per raggiungere un obiettivo prefissato. Al termine del percorso l’istituto viene premiato con una bandiera verde, a certificare il raggiungimento del target e, di conseguenza, a evidenziare come la scuola si distingua per i suoi elevati standard di eco-sostenibilità e comportamento orientato alla tutela ambientale.  

In ambito scolastico non si può certo dimenticare il contributo di Legambiente che, grazie a numerose iniziative, progetti ed attività di formazione, è costantemente in prima linea nel sensibilizzare il mondo dell’istruzione alle tematiche ambientali. Un esempio concreto può essere rappresentato da iniziative come la Festa dell’Albero, Operazione Scuole Pulite o Puliamo il Mondo, ma anche progetti educativi come il percorso per il riciclo degli pneumatici fuori uso e tantissime altre attività atte a promuovere il turismo educativo e responsabile nei confronti della natura.