Cosa significa educazione di qualità nei contesti 0-6? I professionisti impegnati nei servizi educativi, gli enti territoriali e le famiglie devono cooperare per individuare risposte educative efficaci. Ma come?
Il convegno “L’inizio del cammino. Educazione di qualità nello 0-6”, che si svolge a Fiera Didacta Italia sabato 21 maggio, intende riflettere sugli assi portanti di un’educazione di qualità rivolta bambini che iniziano il loro cammino nel sistema educativo, in una prospettiva di continuità a lungo termine.
Non si tratta di garantire un’esperienza ricreativa chiusa in sé stessa, ma al contrario di progettare un percorso educativo capace al contempo di rispondere ai bisogni attuali del bambino e stimolare lo sviluppo di competenze molteplici.
Un fine così ambizioso può essere raggiunto attraverso l’analisi delle ricerche sul tema e la valorizzazione delle tante esperienze che costellano il panorama italiano dell’educazione 0-6.
Coordinato dalla Dott.ssa Sara Funaro, Assessore Istruzione e welfare del Comune di Firenze, il convegno vedrà i contributi di:
- Carla Rinaldi, Pedagogista, Presidente di Fondazione Reggio Children – “Educazione di qualità e ambienti di apprendimento, dallo 0-6 allo 0-99, una risposta di comunità all’emergenza educativa”.
- Roberto Trinchero Professore ordinario di Pedagogia Sperimentale presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino – “I fondamenti della comprensione: un training integrato per potenziare le capacità di base”
- Daniela Lucangeli, Professoressa ordinaria di psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università degli studi di Padova con un contributo dal titolo “All’alba delle intelligenze”
- Cristina Gabbiani, Responsabile del Servizio Educazione e accoglienza “Istituto degli innocenti” – “La prospettiva 0-6 dalle parole ai fatti – riflessioni e spunti”.
- Alessia Rosa, Primo Ricercatore Indire – “I media per i più piccoli possibili ponti educativi tra realtà formative e famiglie”.